L’ITCI - Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale di Roma, diretto dal Prof. Tonino Cantelmi, psichiatra e docente di Psicopatologia dello Sviluppo alla Lumsa di Roma, organizza e coordina il progetto all'interno della scuola San Vincenzo de' Paoli di Ravenna di “Educazione al web”.
Il progetto è diretto dalla Dott.ssa Michela Pensavalli e svolto dalla d.ssa Mara Bruno, dalla d.ssa Maria Scicchitano e dal dr. Massimiliano Marzocca.
Il corso ha una modalità teorico-pratica. Ciascun incontro si struttura in:
La scuola può svolgere un ruolo strategico nell’orientare i
giovani verso un comportamento positivo e responsabile nell’utilizzo dei media
(vecchi e nuovi), all’interno e attraverso una prospettiva disciplinare
impegnata nella riflessione sui media
come oggetto, strumento e spazio del processo educativo.
Oggi i nuovi media fanno
parte della quotidianità sia dei bambini che degli adolescenti. Questo non è un
dato né rassicurante, né apocalittico, ma semplicemente un’indicazione di
metodo per chi educa. I media non possono più essere considerati degli
strumenti, ma parte integrante del quotidiano di bambini e ragazzi, come del
nostro.
Nel tempo si è sentito spesso parlare dei risvolti rischiosi dei
new media a prescindere dal tipo di utilizzo che ne veniva fatto. Attualmente
si tende a pensare che il rischio non sia
rappresentato dai media in sé per sé, ma dalle pratiche di questi. Ad
esempio, oggi non si può ritenere che gli adolescenti siano trasgressivi perché
hanno il cellulare; piuttosto il cellulare crea le condizioni perché le loro
pratiche, trasgressive o meno, si esprimano. Anziché mettere sotto processo i
media, che appaiono così solo un “mezzo attraverso cui”, è necessario spostare
l’attenzione sull’intero sistema che li lega alle pratiche dei soggetti: solo
le pratiche consentono di collocare i media dentro i loro quadri d’uso.
Per questo motivo si è
sentito il bisogno di conoscere la cultura del nostro Paese riguardo alla
conoscenza delle buone pratiche nell’ambito dell’utilizzo dei new media da parte dei ragazzi delle
scuole primarie e secondarie. Sulla base di quanto detto finora, il nostro
studio si pone come obiettivo ultimo la possibilità di dar vita ad una proposta
di didattica digitale che veda colmate le lacune attualmente presenti, in modo
da orientare alla messa in atto di comportamenti adeguati da parte dei ragazzi
verso i new media, diminuendo la
possibilità che si imbattano in situazioni rischiose e mettendoli nelle
condizioni di conoscere le strategie migliori per evitare le situazioni di
pericolo.
L’obiettivo generale
del progetto è di aiutare gli insegnanti ad acquisire competenze specifiche per
migliorare le loro funzioni educative in virtù dell’avvento delle nuove
tecnologie e sfruttare queste anche attraverso i moduli didattici.
Gli alunni saranno
aiutati ad aumentare la consapevolezza dei vantaggi e dei rischi che tali
tecnologie comportano.
In sintesi il corso
tende a:
- aiutare il corpo docente a migliorare le proprie competenza;
- acquisire conoscenza sui vantaggi e gli svantaggi delle nuove tecnologie
- rafforzare la conoscenza e le informazioni degli alunni sull’argomento
- creare una rete di confronto tra adulti e ragazzi
Il progetto è dunque rivolto a insegnanti, alunni e più estesamente alle loro famiglie
per ciò che concerne gli incontri informativi aperti.
Nei diversi moduli
didattici saranno affrontati i contenuti teorici e teorico – pratici:
- Il mondo tecnoliquido: nuove trame comportamentali dei “nativi digitali”
- La partita aperta tra nativi digitali ed immigrati digitali
- Il cervello dei nativi digitali
- Nuovi linguaggi di comunicazione tecnomediata
Il corso ha una modalità teorico-pratica. Ciascun incontro si struttura in:
- una fase informativa di apprendimento di gruppo;
- una esperenziale su diverse abilità, attraverso metodologie quali simulazioni, giochi di ruolo, drammatizzazioni, metodi audiovisivi, ecc.
Ci si avvarrà anche di
analisi di situazioni problematiche presentate dai partecipanti.
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