Itci - Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale

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giovedì 19 dicembre 2013

Elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi del Lazio

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ELEZIONI ORDINE PSICOLOGI LAZIO 2013-14

Le votazioni si svolgeranno in prima convocazione lunedi 23 dicembre 2013, se non si raggiungerà il quorum, in seconda convocazione: venerdi 10 gennaio, sabato 11 e domenica 12 gennaio 2014 dalle ore 9 alle 22 (presso la sede dell’Ordine, via del Conservatorio, 91 Roma).
Cultura e Professione Lazio è un movimento, sostenuto attivamente da stimati e noti colleghi ed è costituito da psicologi e psicologi-psicoterapeuti che operano sia in ambito libero-professionale, sia all’interno dei servizi pubblici che nelle organizzazioni del terzo settore.
La lista dei candidati di Cultura e Professione Lazio è composta da nove psicologi provenienti da esperienze professionali, formative, generazionali e territoriali diverse, ma uniti dal valore della serietà, dell’onestà e della competenza:
MONTINARI Giovanna
BUONANNO Carlo
DE DOMINICIS Andrea
DE GIORGIO Carmela
DI GIUSEPPE Beatrice
GIANNINI Anna Maria
LASELVA Pasquale
SIMONI Danilo
VELOTTI Patrizia
Importante! Vota tutti i 9 candidati.
Per maggiori informazioni visita il sito: www.elezioniordinepsicologilazio.it; www.culturaeprofessione.it
Email: culturaeprofessionelazio@gmail.com



domenica 8 dicembre 2013

Nativi digitali ed emergenza educativa

La dottoressa Michela Pensavalli interviene al convegno "Annunciare Cristo nell'era digitale" nella giornata di venerdì 6 dicembre 2013 durante l'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici per affrontare il tema dei "Nativi digitali ed emergenza educativa" 

 

 

 

giovedì 5 dicembre 2013

Soli davanti a videogiochi e tv e senza limiti d'orario, i minori fotografati dal Moige

Fonte: Agenzia dire del 03/13/2013- Rai news del 03/13/2013

ROMA - Il 40% dei ragazzi di età superiore ai 14 anni non ha mai avuto limiti di orario da parte dei propri genitori rispetto all’utilizzo dei videogiochi ed è anche libero di navigare senza alcun limite. Solo un esiguo 21% ha dei tempi stabiliti per l'utilizzo del computer e il 28% dei bambini non ha alcun limite di orario in cui guardare la Tv. Lo rivela ‘La Dieta Mediatica dei nostri figli’, un’indagine del Moige (Movimento italiano genitori) presentata oggi e curata da Tonino Cantelmi, professore incaricato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla Lumsa di Roma, nonché presidente dell’Istituto di Terapia cognitivo interpersonale, che ha esaminato un campione di 941 studenti dai 6 ai 20 anni di 11 scuole di diverse regioni italiane (tra elementari, medie inferiori e medie superiori) per saperne di più in merito alla nuova cultura tecnomediata nella quale i nativi digitali stanno crescendo.

Per indagare quindi la quantità di tempo che i bambini e gli adolescenti trascorrono con i differenti mezzi di comunicazione e la frequenza del loro utilizzo nelle diverse ore della giornata è stato utilizzato un questionario articolato in otto sezioni, ognuna specifica per un diverso mezzo di comunicazione: Televisione; Computer e Internet; Telefonino; Cinema; Video Giochi; Radio; Riviste e quotidiani; Libri.

Dalla ricerca arriva dunque una denuncia: in Italia c’è una “emergenza educativa”, perché da questi dati si evince “la possibilità degli studenti di visionare materiale non adatto alla loro età. Il 25% dei ragazzi vede spesso in televisione film non adatti ai minori- precisa l’indagine- il 27% ha visitato, almeno una volta, pagine web con contenuti non idonei e il 22% ha videogiocato con giochi sconsigliati per la loro età”.

Per contrastare questi fenomeni, secondo lo studio, sarebbe “opportuno che i nativi digitali potessero fruire di questi strumenti in luoghi condivisi e accessibili a tutti i membri della famiglia, come ad esempio la cucina e il salotto. Invece è risultato che il 33% possiede la piattaforma dei videogiochi direttamente nella propria camera da letto e il 20% ne utilizza una portatile. La conseguenza è che il 34% degli intervistati inferiori ai 10 anni gioca il più delle volte da solo senza nessuno accanto e il 7% dei bambini (6-10 anni) gioca ‘sempre’ o ‘spesso’ ad un videogioco non adatto”.

Nella sezione ‘Computer’ i dati non sono più rassicuranti: “Circa il 40% del campione possiede un personal computer, (il 42% di questi è rappresentato dalla fascia di età dai 6 ai 10 anni), e il 32% ne ha uno nella propria camera da letto ( il 38,6% appartiene alla classe di età dagli 11 ai 13 anni). Di fatto il 24% del campione risponde che i propri genitori non sono a conoscenza di ciò che fanno su Internet e il 22% cancella la cronologia ‘sempre’ e ‘spesso’”.

Nella sezione ‘Televisione’ i dati aumentano drasticamente: “Sono addirittura più del 60% i ragazzi che possiedono un apparecchio televisivo nella propria camera da letto e non si riscontra alcuna differenza tra le varie fasce di età. La pervasività di questi mezzi fa si che il 30% del campione afferma che è ‘sempre’ o ‘spesso’ difficile smettere di video giocare e al 13% capita di perdere ore di sonno pur di continuare la partita. Tre intervistati su 10 hanno risposto che ‘spesso’ trascorrono diverse ore davanti la tv senza rendersene conto e circa il 20% degli intervistati afferma di non poter resistere neanche un’ora senza telefonino”.

Un utilizzo “non responsabile, e soprattutto non mediato dagli adulti, delle New Tecnology potrebbe condurre i ragazzi a condizioni psicopatologiche o a situazioni di ’isolamento sociale- avverte lo studio- il 21% degli intervistati ha risposto che preferisce guardare la televisione piuttosto che uscire e il 5% del campione risponde di preferire Internet piuttosto che vedersi con gli amici. Inaspettatamente risulta che anche il telefonino è spesso utilizzato come strumento per isolarsi o per mediare la relazione: più del 10% infatti preferisce ‘spesso’ o ‘sempre’ la comunicazione tecnomediata a quella face to face”.
Tonino Cantelmi, coadiuvato nella realizzazione dello studio dalle responsabili organizzative Maria Scicchitano e Giorgia Vinci, ha dichiarato che “la caratteristica fondamentale della società tecno liquida rimane la pervasiva tecnomediazione della relazione, ovvero rapporti mediati da strumenti tecnologici come il cellulare e il computer”. Un contatto “troppo precoce, intenso e prolungato con la realtà mediatica, con un computer, Internet, giochi elettronici e simulazioni virtuali rende difficile al bambino l’individuazione della linea di confine tra uomo e macchina, tra animato e inanimato, tra mondo della vita e mondo della tecnica. La coppia parentale ha il compito e il dovere di educare il proprio figlio ad un corretto ed adeguato uso degli strumenti tecnologici e dei mezzi di informazione. Per questo incarico- conclude- abbiamo bisogno di genitori che sappiano trasmettere delle narrazioni della vita, del mondo e del futuro e che non abbiano paura di scontrarsi con una realtà ‘tecnomediata’ che non sanno utilizzare”.
Foto: Presentata l'indagine La #dietamediatica dei nostri figli: http://www.moige.it/comunicato/media-e-minori-il-nativo-digitale-in-rete-chatta-gioca-scambia-foto-hot-ma-non-studiaTonino Cantelmi - Antonio Cesaro- Presentazione dieta mediatica





lunedì 2 dicembre 2013

"Annunciare Cristo nell'era digitale"


Si terrà dal 5 al 7 dicembre, a Roma, presso Villa Aurelia, la XXVI Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici sul tema «Annunciare Cristo nell’era digitale». Un tema già stabilito da Benedetto XVI e ora confermato da Papa Francesco. "Si tratta di una delle questioni più caratterizzanti del nostro tempo - afferma un comunicato - un tema particolarmente attinente alla missione dei fedeli laici nel mondo contemporaneo e a cui il Magistero pontificio degli ultimi anni non ha mancato di dedicare importanti interventi".

La terza giornata dell’Assemblea sarà riservata alla revisione e alla valutazione di proposte riguardanti i programmi futuri del Dicastero. La scelta del tema risponde a diverse sollecitazioni rilevanti. Innanzitutto, prosegue la nota, "è sembrato importante ribadire come l’impegno nel campo delle comunicazioni rientri in primo luogo nella vocazione e nella missione dei fedeli laici, chiamati all’animazione e al perfezionamento dell’ordine temporale per orientarlo a Dio per mezzo di Cristo" (cfr. Concilio Vaticano II, Decreto sull’apostolato dei laici Apostolicam Actuositatem, n. 7).
"È quanto mai urgente che i fedeli laici prendano piena coscienza delle nuove sfide che il rapido sviluppo della tecnologia delle comunicazioni pone di fronte alla Chiesa. Inoltre, l’ultimo Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione e la recentissima Esortazione apostolica di Papa Francesco Evangelii gaudium hanno posto fortemente l’accento sulla natura missionaria della Chiesa, quindi sull’importanza di non trascurare nessun ambito della vita dell’uomo contemporaneo perché possa giungere a tutti la bellezza e la gioia dell’annuncio del Vangelo. È indubbio che l’ambiente digitale sta diventando uno dei più rilevanti tra questi ambiti". Infine, nella definizione del programma e nella scelta dei relatori - si legge nel comunicato - "si è voluto prestare particolare attenzione alla situazione reale dello sviluppo del 'mondo digitale', evitando le facili semplificazioni in un senso o in un altro, dovute da un lato a un eccessivo entusiasmo che non vuole vedere i rischi e i problemi che il web sta ingenerando, tra i giovani ma non solo; dall’altro a chiusure pregiudiziali, che vedono solo rischi e finiscono per impedire il retto uso delle nuove straordinarie possibilità offerte da internet".
La partecipazione ai lavori in assemblea è riservata ai membri e consultori del Pontificio Consiglio per i Laici. La struttura del programma prevede nella prima giornata una relazione introduttiva, tenuta dal cardinale Stanisław Ryłko, Presidente del Dicastero, sull’annuncio del Vangelo nel mondo globalizzato, con particolare attenzione al Magistero. Seguiranno le relazioni del prof. Mario Pollo, sul mondo virtuale e i suoi sviluppi, del prof. Tonino Cantelmi, sulla struttura psicologica e l’identità dell’uomo contemporaneo che utilizza i nuovi mezzi, e di Padre Antonio Spadaro, sull’evangelizzazione nella rete.
La seconda giornata sarà caratterizzata da due importanti tavole rotonde. La prima affronterà le problematiche emerse dal diffondersi di internet, e sarà affidata a illustri rappresentanti del mondo della psichiatria, della psicologia e della scienza delle comunicazioni, che tratteranno dei social network (Vincenzo Comodo), dei “nativi digitali” (Michela Pensavalli), della violenza in relazione alla rete, delle diverse dipendenze da web (Luigi Janiri) e della emergente tecno- religiosità (Angelo Romeo). La tavola rotonda del pomeriggio sarà dedicata alle grandi opportunità offerte da internet, nel campo dell’informazione (Michele Zanzucchi), della presenza istituzionale in rete (Daniel Arasa), delle iniziative di solidarietà nate e favorite dalla rete (Michel Roy) e sui metodi di educazione all’uso di internet (Jonah Lynch).

La relazione di mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, sulla presenza cristiana nella rete e sulle prospettive future concluderà il secondo giorno dei lavori. Il terzo giorno sarà dedicato alla presentazione del sito del Pontificio Consiglio per i Laici (Francesca Acito), alla relazione di mons. Clemens, Segretario del dicastero, sul lavoro svolto e sui programmi del Pontificio Consiglio per i Laici, e soprattutto all’udienza del Santo Padre, vero coronamento della nostra Assemblea plenaria.
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