Itci - Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale

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lunedì 15 dicembre 2014

Il Natale in tempo di crisi - "A sua Immagine" Rai 1 - intervento del 14 dicembre 2014


A dieci giorni dalla vigilia di Natale, A Sua Immagine si chiede come sarà il Natale degli italiani? Di fronte a una crisi economica che non sembra arrestarsi, il Natale è un ricordo che evoca buoni sentimenti o è una notizia capace di incidere nella vita reale? E ancora cosa dice il Natale a chi è in attesa di un lavoro, di un futuro migliore, di poter costruire una famiglia?

Interviene in studio la dottoressa Michela Pensavalli per affrontare questo argomento e commentarlo insieme alla conduttrice Lorena Bianchetti.
Alcune immagini della diretta della trasmissione:












Puoi visualizzare il video completo cliccando qui:

e anche qui:

venerdì 5 dicembre 2014

No al cyberbullismo! - Intervento Prefettura di Viterbo del 05.12.2014

La dottoressa Michela Pensavalli interviene al convegno svolto presso la Prefettura di Viterbo insieme alla d.ssa Emiliana Carelli, al sostituto procuratore Dr.ssa Paola Conti e al colonnello della Polizia Postale Dr. Averaldo Piazzolla per parlare di prevenzione al cyberbullismo!

La comunicazione e la relazione nell'era della tecnoliquidità

Come cambiano le relazioni nell'era di Internet? Come cambia il modo di comunicare e di rapportarci con gli altri?
Siamo davvero ancora capaci di mostrarci per come siamo anche quando non siamo dietro un pc?
La dottoressa Michela Pensavalli affronta l'argomento durante il convegno organizzato dalla Fondazione Rui.

giovedì 4 dicembre 2014

Smart Family: giovani e famiglie protagonisti dell’era digitale


Un’iniziativa per sensibilizzare i ragazzi e le famiglie all’uso corretto delle tecnologie: si chiama  “Smart Family” il progetto informativo  mirato all’innovazione finalizzata all’utilizzo consapevole di competenze digitali. Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’associazione Moige, movimento genitori, e la multinazionale Samsung, promotrice del progetto “Samsung Smart Future”.
Il percorso formativo viene portato avanti dagli esperti ITCI - Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale, con la direzione scientifica del ProfTonino Cantelmi.
La dottoressa Michela Pensavallicoordinerà e guiderà il progetto, svolto in aula dagli psicologi formatori: dr.ssa Cristina Congedo, dr.ssa Carmen Costa, d.ssa Bianca Lagioia, dr. Massimiliano Marzocca , dr.ssa Maria Scicchitano, dr.ssa Teresa Scicchitano.
Ad aprire la serie di quattro incontri a livello regionale è stato l’Istituto Comprensivo Pescara 8 – diretto da Annarita Bini- scuola polo regionale, che il 1 dicembre 2014 ha accolto tre esperti, alunni e genitori nell’aula magna della scuola media Tinozzi per illustrare quali sono gli aspetti positivi e le difficoltà legate al mondo del web. “Attualmente viviamo in un mondo digitalizzato, in continua evoluzione, che ci ha permesso di fare esperienze impensabili fino a qualche anno fa”- ha sottolineato la dottoressa Teresa Scicchitano, psicologa del Moige–“ciò che è importante è insegnare la qualità dell’utilizzo, le informazioni sono talmente rapide che il tempo sembra fermarsi e i ragazzi non si rendono conto delle ore che trascorrono dinanzi ad un videogioco ” – ha continuato – “ci sono inoltre dei comportamenti allarmanti che possono aiutare un genitore ad individuare una eventuale problematica, come ad esempio la perdita di interesse per attività svolte in precedenza o la diminuzione del grado di attenzione”. Una riflessione fatta a più mani che ha sollecitato i genitori presenti a porre numerose domande sull’argomento, inclusa quella attinente al ruolo della scuola nell’alfabetizzazione digitale. “La scuola non può sostituirsi al genitore per il corretto utilizzo delle tecnologie ma può supportarlo perché lavorando in sinergia si dà una direzione unica per orientarsi nell’intricato mondo del web”- ha rilevato Teresa Scicchitano.
La giornata è stata articolata in due distinti momenti: la mattina l’attenzione è stata rivolta a tutti gli alunni delle classi seconde della media Tinozzi, il pomeriggio ai loro genitori. La proiezione di un video dinamico ed esplicativo ad un tempo ha rappresentato la leva che ha fatto scaturire innumerevoli domande per un dialogo costruttivo tra gli operatori e le famiglie.  I ragazzi di oggi sono quelli dell’immediatezza (instant generation), le nuove tecnologie rappresentano gli acceleratori di queste tecnologie. Ci sono tuttavia altre problematiche-perno della nostra società come il narcisismo ( si tende ad essere sempre al centro dell’attenzione) e l’ambiguità perché i ragazzi in fase adolescenziale sono ancora alla ricerca della propria identità. Il progetto “Smart Family” non demonizza le tecnologie ma le utilizza a proprio vantaggio. Attraverso il web, ad esempio, è possibile esprimere le proprie emozioni, l’uso di immagini o di icone ci aiuta a completare l’informazione e a rendere meglio ciò che si sta comunicando. Tuttavia bisogna aiutare i ragazzi nell’acquisizione dell’autoconsapevolezza delle emozioni, è necessario insegnar loro a verbalizzare per spiegare le proprie emozioni.
“Se un ragazzo fa di tutto per avere, attraverso i social network, sempre più amicizie virtuali, arrivando ad esempio a 1500 amici, deve capire che non si tratta di una circostanza reale” – evidenzia l’esperta – “la domanda che un genitore deve farsi è: quanti di questi amici mio figlio conosce veramente? Allora il problema sta nel favorire il recupero della relazione face to face” – ha ribadito. L’intervento della dottoressa Cristina Congedo, psicologa del Moige, è stato rivolto alla scelta di soluzioni per arginare o almeno contenere il problema. “Viviamo in una società piena di stimoli e tutti ci stiamo adattando ma occorre avere equilibrio per stabilire delle priorità” – ha esordito – “non è possibile fare quattro o cinque cose contemporaneamente, o meglio le tecnologie ce lo permettono, ma il tutto va a discapito della qualità perché viene meno il livello di attenzione. E’ auspicabile quindi selezionare i vari momenti da dedicare alle diverse attività per svolgerle al meglio” – ha concluso.
L’accento si è spostato poi sull’iper-reattività e sull’impoverimento del linguaggio visti come conseguenze dell’uso improprio delle tecnologie. La differenza tra nativi digitali ed immigrati ha costituito la parte finale dell’incontro. I nati dopo il 2000 sono i cosiddetti “nativi digitali”, la generazione dei genitori che si è dovuta adattare al cambiamento fa parte della categoria degli immigrati digitali che può solo accogliere la sfida. Oggi i nativi digitali possono essere descritti utilizzando le stesse caratteristiche di un computer: sono multitasking, hanno un pensiero non sequenziale (ipertesto) e un apprendimento percettivo. “Attualmente si parla dell’acquisizione di competenze e-skills per questa ragione è importante trovare la giusta chiave per tutelare i minori “ – ha rilevato il dottor Marco Iezzi, ingegnere operatore della Samsung – “E’ importante la configurazione dell’account perché in tal modo il genitore riesce a bloccare, ad esempio, le  foto del proprio figlio su facebook e far sì che quelle immagini vengano viste solo dalla stretta cerchia di amici virtuali”- ha asserito. L’incontro si è concluso con la considerazione dei genitori che è opportuno “conoscere per proteggere ”cercando di difendere i concetti chiave  di privacy, sicurezza e identità. Il Dirigente Scolastico Annarita Bini: “La nostra vita è una dicotomia continua, bisogna conoscere per governare, dando sempre il buon esempio”.
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