Roma - (Adnkronos Salute) - Piluccano appena il cibo contando ogni caloria,
per poi far tardi la sera e bere senza insidiare la linea. E il professor
Cantelmi lancia l'allarme drunkoressia. Le vacanze sono il
periodo più critico, in aumento le richieste d'aiuto. La storia di tre di loro.
Ragazzine che si alzano
tardissimo, saltano i pasti o piluccano appena il cibo contando
ogni caloria, per poi far tardi la sera e
stordirsi con l'alcol senza insidiare la linea. Ma
rischiando il coma etilico.
"L'estate è un periodo particolarmente critico
per le drunkoressiche,
giovanissime anoressiche che non mangiano per poter bere e sballarsi senza
'sforare' con le calorie. Un fenomeno recente", legato alla moda degli aperitivi, "in forte
aumento in Italia". Parola di Tonino Cantelmi, professore di psicologia
dello sviluppo alla Lumsa, che segnala all'Adnkronos Salute "il
moltiplicarsi di richieste di aiuto" e stima in "300 mila in tutta
Italia le 'under 15 anni' a rischio drunkoressia".
"Tantissime e giovanissime - aggiunge - sono le
vittime di questa moderna anoressia, che alla privazione del cibo e
all'ossessione del controllo attraverso il peso corporeo abbina lo sballo con
l'alcol, portando facilmente al coma etilico. Ma anche a problemi con il ciclo,
svenimenti e altri disturbi. Nelle ultime settimane - racconta Cantelmi - ho
ricevuto una serie allarmante di richieste di aiuto e di chiamate da parte di
genitori preoccupati e incapaci di gestire situazioni francamente molto
difficili". "Queste ragazzine parlano e vestono come ventenni, ma
sembrano totalmente inconsapevoli dei pericoli che stanno correndo. E sembrano
non pensare al futuro. L'alcol in quelle dosi, a stomaco vuoto e bevuto cosi'
presto e' pericolosissimo. Il fatto di non dover andare a scuola, di non avere
orari e di non essere controllate consente a queste ragazzine di autogestirsi e
rende il problema meno visibile. Finché non arrivano a stare male davvero. Si tratta di un fenomeno francamente allarmante",
conclude Cantelmi che all'Adnkronos Salute racconta la storia di tre di loro.
Nottate fuori a bere con gli amici, giornate chiuse in
camera tra Facebook, Instagram ed sms, tanto
silenzio, vuoto e niente sogni per il futuro. E' così la vita di
tre ragazzine drunkoressiche di nemmeno 15 anni. "Pochi giorni fa, nel
giro praticamente di una settimana, ho visitato 3 adolescenti che mi hanno
impressionato moltissimo e mi hanno spinto a sollevare il velo su un problema
di cui ancora di parla poco", racconta Cantelmi.
"Vedo circa 30 pazienti al giorno: 3 adolescenti
in una settimana, tutte ragazzine sotto i 15 anni, anoressiche e con la mania
dell'alcol, sono tante". Si tratta di giovanissime accomunate da "uno
stile di vita pericoloso, tantissima solitudine, passione per i social network.
Ma non solo. Mi impressiona la distanza fra gli adulti coinvolti, o assenti, e
queste ragazzine: il vuoto della loro vita, il rapporto con il corpo-involucro
da privare del cibo e imbottire di alcol, tra abiti griffati e piercing. Ma
soprattutto l'assenza di ogni pensiero sul futuro". La prima, chiamiamola
Viola, e' una ragazzina di 14 anni, "bellina, un po' rotonda ma non certo
grassa", trascinata dallo psichiatra da un parente, che "maneggia
sesso, alcol e droga come un'adulta. E' arrabbiata con la vita, a dieta spropositata
per combattere i chili di troppo (salvo lanciarsi in abbuffate spropositate),
si ubriaca e digiuna troppe sere a settimana, cambia un ragazzo a notte, ha
provato gia' cocaina e sesso di gruppo. Curatissima e griffata, ha 14 anni ma
sembra una ventenne e parla come una ventenne. Alla domanda 'ma che vuoi fare
nel futuro?', mi risponde solo: 'Boh'". Dal colloquio, secondo lo
psichiatra, emerge la rabbia di Viola, ma senza motivazioni precise. E una vita
senza regole. "Mi ha detto - racconta Cantelmi - di alzarsi verso le tre
del pomeriggio. Poi va su Facebook. E non mangia. Mi ha spiegato: 'Non vedi che
sono grassa?'". Secondo lo psichiatra la ragazzina non e' grassa, ma lei
non e' d'accordo. Il resto della giornata lo passa "scrivendo su FB",
come racconta lei, "piu' o meno delle cavolate". Alla domanda su chi
governa l'Italia, Viola risponde sicura: "Grillo" e poi: "Ma che
domande sono? Non sei uno psichiatra?".
Come lei c'e' Francesca, 15 anni e
mezzo. "Vive a Parigi da sola, mantenuta dalla madre, separata, con una
storia familiare complessa", racconta lo psichiatra. Anche per lei digiuni
forzati e bevute serali notturne, e gia' diversi coma etilici. "Ma anche
tagli simmetrici, sulle cosce, fatti con lamette, coltellini e graffette. Francesca
mi ha detto che, quando se li fa, prova piacere, si sente viva". E al
medico che cercava di capire: "L'alcol evapora - spiega la ragazza - e con
lui il mio cervello. Perche'? Perche' cosi' non penso al dolore".
Francesca a Facebook preferisce Instagram. "Mi ha detto - riprende
Cantelmi - che posta le sue foto, per sentire di esistere. Instagram e tagli,
alcol e niente cibo". Poi c'e' Virginia. "Anche qui il colloquio e'
punteggiato di 'Boh', micidiali colpi alle nostre pretese adulte",
riflette Cantelmi. Virginia e' la piu' giovane delle tre, 13 anni appena, un
look pesante, con piercing e capelli intrecciatissimi. "La accompagnano a
studio i genitori. Lui un libero professionista in giacca e cravatta, in pieno
luglio, lei insegnante". Con loro Virginia non parla. La sua giornata
prevede ore e ore chiusa in casa, al computer, sempre su FB. E poi uscite tutte
le sere, in cui mangia solo schifezze, per il resto digiuna sempre e torna
ubriaca. "Non mancano i problemi a scuola, dove a detta dei genitori gli
insegnanti non l'hanno capita, lunghi silenzi e tanti 'Boh'. Si tratta di tre
storie che mi hanno colpito profondamente: c'e' tanto vuoto, e soprattutto
l'assenza di ogni pensiero sul futuro, a neanche 15 anni", conclude lo
psichiatra.